L’anno 2010 è stato, per la nostra associazione, l’anno del ventennale. Tantissime le iniziative promosse sul territorio per celebrare questo importantissimo traguardo tra queste, il dono alla città di Oria del Palio 2010 e dell’annullo filatelico del torneo dei rioni. Questo importantissimo traguardo è stato raggiunto grazie al notevole apporto della famiglia Re e, soprattutto, del capostipite Albino. Il supporto della generosa famiglia Re è stato donato all’oratorio nel nome dei giovani Serena e Giampiero, volati in cielo nel 2009 a causa di un incidente stradale. Notevole il contributo dell’artigiana Concetta Carrieri nella confezione del palio e dell’artigiano Zio Tony Cozzetto (zio di Serena) per la struttura lignea dello stesso. Il palio del 2010 è stato definito IL PALIO DEI GIOVANI perchè donato dall’associazione giovanile oritana per eccellenza, l’oratorio, perchè ritrae giovani assieme al santo dei giovani, Don Bosco, perchè è dedicata ai giovani oritani dell’oratorio celeste.
TESTO DEL COMUNICATO STAMPA DIRAMATO DALL’UFFICIO STAMPA ORATORIANO IN OCCASIONE DEL TORNEO DEI RIONI 2010
Sarà l’Oratorio S.I.N.G. (Saremo il Nuovo Giorno) a donare il Palio per la XLIV edizione del Torneo dei Rioni di Oria. La manifestazione, nata nel lontano 1967, rappresenta la maggiore rievocazione storica del Mezzogiorno. Il palio, donato solitamente da una associazione, sarà conteso tra i quattro rioni della città di Oria domenica 8 agosto 2010. “Il legame che ha Oria con il torneo – afferma il presidente del S.I.N.G. Roberto Schifone – è nel dna di ogni cittadino. Donare il palio rappresenta per noi un grande momento. Vogliamo lasciare un segno tangibile per il ventennale della nostra associazione e ringraziamo la Pro Loco per averci permesso ciò”. Ovviamente quanto ruota attorno al palio 2010 è, come da tradizione, top secret. La tela policroma sarà visibile alla Pro Loco venerdì 6 agosto, durante la suggestiva cerimonia di benedizione ed investitura del cavaliere, alla città sarà presentata sabato 7 durante la bellissima cerimonia della “presentazione” che avviene in piazza Manfredi. “Vogliamo definire il palio 2010 – continua Schifone – il palio dei giovani e vi spiego il perché: la nostra associazione si occupa di infanzia e giovani, a dipingerlo sarà un giovanissimo artista Marco Carone di 25 anni, sarà dedicato ai giovani di Oria (del cielo e della terra), parlerà di Don Bosco, il Santo dei giovani”. La dedica dipinta sul palio recita: “dai giovani oritani dell’oratorio S.I.N.G. ai giovani oritani dell’oratorio celeste”, un modo per non dimenticare il fortissimo prezzo pagato da Oria in termini di giovani vite. “L’oratorio – conclude Schifone – ha avuto la fortuna di camminare assieme a tre giovani, Donato Carbone, Melania Russo e Rossella Mazza, che da qualche tempo non sono più tra noi. Abbiamo anche avuto la fortuna di conoscere due altri giovani, Serena Re e Giampiero Masciali che, nell’agosto scorso, sono partiti per il cielo. Mi preme ringraziare pubblicamente la famiglia di Albino Re che ha contribuito alla realizzazione del palio. La famiglia Re e l’oratorio S.I.N.G., in tal modo, vogliono ricordare Serena e tutti i giovani oritani del cielo e della terra. L’intenzione iniziale era quella di donare un palio differente, innovativo nella tradizione, che non parli di cavalieri e dame, che sia diverso e l’artista scelto dalla famiglia Re ha centrato appieno le nostre esigenze”. Il consiglio direttivo dell’oratorio, che ha valutato la prima bozza del palio, ha espresso fortissimi apprezzamenti. Marco Carone ha tempo fino a fine giugno per completare la sua opera, terminata la quale, sarà confezionata da esperte sarte ed issata sul telaio in legno, pronto per la consegna alla Pro Loco e pronto per essere conteso dai valorosi atleti dei quattro rioni durante il Torneo dei Rioni 2010.
Il Torneamento rappresenta una sfida tra i quattro rioni di Oria: Castello, ]udea, Lama e Santo Basilio. Atleti e cavalieri si cimentano in durissime prove di stampo medievale per conquistare l’ambito Palio. Nel campo del Torneamento, un piccolo spettacolo coreografico e di sbandieratori precede lo svolgimento delle prove di stampo medievale. A seguire le prove del torneo. L’ariete. Due atleti per ogni rione imbracciano un ariete pesante 85 chili e lo trasportano per 65 metri fino asfondare un portone. Poi, un atleta per rione raccoglierà la bandierina con i colori rionali posta al di là del portone per tornare velocemente al punto di partenza. Il ponte. Un atleta per ogni rione, percorre un tracciato di circa 200 metri (diviso in quattro parti da cinquanta metri ciascuna) durante i quali incontrerà i diversi ostacoli (asse di equilibrio, scalinate e ponte) che dovrà superare senza esitazioni prima di raggiungere una scala dove dovrà collocare la bandierina del proprio rione ed alzare il braccio in cielo in segno di vittoria. La botte. Un atleta per ogni rione, percorre 95 metri fino a raggiungere una botte. Dopo averla attraversata, raccoglierà una bandierina con i colori rionali e (dopo essersi nuovamente infilato nella botte) tornerà al punto di partenza. Il forziere (la cascia). Un atleta per ogni rione, raggiunge un forziere (detto “Cascia”) pesante 80 chili e lotrascina grazie ad una corda per circa 60 metri prima di aprire il forziere stesso per prendere una bandierina con i colori rionali custodita all’interno, che poi dovrà issare su un apposito supporto dopo aver percorso di corsa altri venti metri. Velocità e destrezza (o Pertica). Un atleta per ogni rione, dopo aver percorso un tratto di corsa lungo 50 metri, raggiunge una corda (“pertica”)all’estremità della quale è collocata una bandierina con i colori rionali che dovrà essere recuperata e poi issata, dopo un ulteriore tratto di corsa, all’estremità di una scala a pioli. Vince chi per primo solleverà il braccio in segno di vittoria, dopo aver collocacato la bandierina nell’apposito supporto. (fonte: http://www.torneodeirionioria.it/)
Scheda tecnica:
Don Bosco è ritratto per le vie di Oria, in una via ai piedi del castello, via di fantasia, viene dall’oratorio S.I.N.G. assieme ai suoi ragazzi che, come tradizione oratoriana vuole, sono impegnati nelle tradizioni e nelle manifestazioni della città. È sempre di corsa, la segue una ragazza che, nella concitazione del ritardo cade a terra, il Santo si volta e l’aiuta, la berreta vola via e la tiene con la mano … è il Santo che solleva il giovane caduto, è l’amico dei giovani che aiuta chi si è perso lungo le vie della vita, è il padre che supporta!
Lo stendardo è impreziosito da tre tondi. Al centro il logo dell’associazione donante. Alla destra il volto della Beata Chiara Luce Badano, da sempre presente nei cammini spirituali dell’oratorio, divenuta Beata proprio nel 2010, un piccolo riconoscimento ad una grande Santa. Alla sinistra il tondo di Maria Ausiliatrice, la Madonna di Don Bosco, la mamma dei giovani. Le finiture sono in azzurro, colore dell’Immacolata.
L’idea progettuale totale è di Roberto Schifone, fondatore dell’oratorio S.I.N.G.