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Un mese di tua assenza!

Caro Andrea, è passato un mese da quel giorno lì. Alla fine le quaremme son state tolte, non ci sono più , e a dispetto dei dubbi di Roberto sei stato bravo Andrè! alla fine hanno resistito a vento e pioggia. Sai, un mese senza te significa tanto. La Nota del telefono: DON BOSCO 2024 è così vuota. Non ha idee, non è stata aggiornata. Il presepe è ancora lì ., in Chiesa ad aspettare da Natale te e Roberto e la vostra pigrizia E come al solito io e Sabrina : ‘’Andrè ricordati di chiamare Roberto’’, ‘’Mai mai maiiiiii lo chiamero’ ’’, Oppure ‘’Si ma tanto pure che lo chiamo, non mi risponde, mo vedi sa, senti, e mettevi il vivavoce. Casa Don Bosco è ferma nel tempo. I tuoi attrezzi sono ancora sparsi nel salone come li hai lasciati l’ultima volta, dopo che costruendo 5 quaremme ti sei stancato e ti sei messo a giocare a carte con ruggero lasciando tutto lì. La porta andrè ha ancora bisogno di quell’olio che dovevi metterci e che non hai più messo.. aveva proprio bisogno del tuo restauro. Come il SING aveva ancora bisogno di te. Sai in questo mese , grazie all’archivio fotografico, abbiamo avuto modo di riflettere tanto. Il SING, è vero, non era tutta la tua vita, ma ne era una costante. Non mancavi mai, MAI. Forse più di tutti , eri il più presente, da sempre. Ecco, vedendo tutto ciò che hai fatto negli anni Andrè, abbiamo capito che non è il momento di lasciarsi andare…. Abbiamo tanto da fare, non possiamo sprecare tutti i tuoi sacrifici. Le nostre mani saranno anche le tue mani, la nostra mente sarà anche la tua mente, i nostri sacrifici saranno anche i tuoi, ciò che faremo Andre lo faremo anche e soprattutto per te. Perché tu amavi aiutare la gente con la raccolta alimentare.. Tu amavi la festa di Don Bosco. Tu amavi donarti al SING, Anche quando facevi il duro e non volevi ammetterlo. E Amavi ricordare chi non c’è più, come il tuo amico Giuseppe o tuo cugino Francesco. L’ultima volta che fortemente hai voluto ricordarlo alla festa, ricordo bene , eri con me dietro le quinte, vengo a chiamarti ed eri fortemente commosso. Ti ho lasciato stare, comprendendoti. Il il giorno dopo, con il sorriso  sei entrato prepotentemente nella sua cappella a lasciargli accanto i fiori di Don Bosco, e mentre chiudevi la portia lo saluti ‘’ nci vitimu  sa non ti muovere‘’. Esattamente , avevi il cuore a pezzi, ma sorridevi, e facevi sorridere chi avevi accanto.
Che noi non siamo come te Andre ne siamo consapevoli, ma se tutto questo eri tu, beh , noi non dobbiamo smettere di raccontarlo. Non possiamo. Dobbiamo continuare per te, per dimostrarti che qualcosa l’abbiamo imparata.. anche se non volevamo mai darti ragione! Dobbiamo continuare per Paolo e per Tina, perché vedano che i tuoi sacrifici non sono svaniti, ma sono ancora presenti e vivi giorno dopo giorno attraverso i nostri. Dobbiamo continuare per la tua Sabrina, per carezzarle il suo cuore ferito e ogni giorno , un po’ al giorno, ricordarle qualche cosa buffa di te e farla sorridere un po’.. dobbiamo continuare per i tuoi famigliari, per i tuoi ragazzi, i tuoi amici.. per tutti coloro che non sono bravi come te ad avere tanta forza e tanti sorrisi davanti al dolore, ma si fidano di te e sanno che se lo facevi tu possiamo farlo anche noi. Sorridere, sempre, nonostante tutto. E farti vivere, attraverso noi.

Federica